Chiesa di San Domenico
DETTAGLI
Committente: Parrocchia San Domenico
Oggetto dell'appalto: Progetto di restauro conservativo della chiesa di San Domenico
Anno aggiudicazione: 2013
Luogo di esecuzione: Giovinazzo (BA)
Importo: € 496.475,75 + IVA
Esito dei lavori: completato e collaudato
MAGGIORI INFORMAZIONI
NOTE STORICHE
La chiesa dedicata a San Domenico, facente parte dell’antico convento dei Padri Domenicani ora Istituto Vittorio Emanuele II, venne proget¬tata dal domenicano arch. Padre Antonino Cantalupi, e la sua costruzione assieme al maestoso complesso dell'antico convento dei Padri Domenicani ebbe inizio nel 1704. I lavori, diretti dall'ing. Carlo Chiaia, si completarono nel 1886.
Il tempio, con pianta a croce latina, ha tre navate: quella centrale, più slanciata come pure il transetto, e due laterali, di altezza notevolmente inferiore. All’incrocio tra la nave centrale e il transetto si eleva un tamburo finestrato sormontato da una cupola semisferica. Il presbiterio si sviluppa rialzato rispetto al piano della nave centrale e del transetto. Il pavimento è tutto in pietra locale, mentre l'altare maggiore è rivestito con stucco lucido marmorizzato.
I bracci del transetto hanno una bella testata settecentesca e tutti gli altari laterali, in pietra viva, esprimono il gusto settecentesco tipico del meridione. Nella seconda cappella laterale destra c’è l’unico altare in marmo della chiesa, probabile dono del re Ferdinando IV di Borbone, dedicato a San Giuseppe.
DESCRIZIONE INTERVENTO
L’intervento è stato finalizzato all’eliminazione delle cause di degrado e alla conservazione delle originali caratteristiche estetiche.
PARAMENTI LAPIDEI
- campagna di analisi diagnostiche finalizzate a valutare il degrado, i tipi litoidi costituenti la facciata, porosità e stato di conservazione;
- Rimozione delle croste nere mediante uso di apparecchi aeroabrasivi di precisione a bassa pressione e decontaminazione delle superfici interessate da colonizzazione biologica mediante applicazione di biocida a vaporizzazione, pennello e/o spruzzatore, e successivo lavaggio con acqua nebulizzata e detergenti a PH neutro;
- Pre-consolidamento dei modanati e delle parti decoese e/o disgregate, mediante applicazione fino a rifiuto di adeguato prodotto consolidante;
- Rimozione delle malte degradate e/o a base di cemento. Scarnitura, stuccatura e stilatura dei giunti, con malta a base di calce;
- Integrazione degli elementi lapidei modanati mancanti mediante ancoraggio con perni in vetroresina o fibra di vetro di blocchi in pietra calcarea;
- Trattamento cromatico delle nuove stuccature ed equilibratura cromatica mediante velatura di calce pigmentata.
SUPERFICI INTONACATE ESTERNE/INTERNE
- Rimozione dei depositi incoerenti mediante uso di spazzole con setole morbide e piccoli aspiratori e asportazione meccanica delle incrostazioni biologiche mediante leggera spazzolatura;
- Stuccatura degli intonaci lesionati con malta composta da polvere di calcarenite, calce idraulica, grassello di calce e leganti termoplastici.
- Consolidamento degli intonaci distaccati dal substrato lapideo mediante realizzazione di piccoli fori con trapano manuale e lavaggio degli stessi con successiva iniezione di calce idraulica naturale in polvere e inerte siliceo.
- Rimozione degli intonaci non decorati fortemente degradati in presenza di umidità.
- Posa in opera di termointonaco e tinteggio a base di pura calce naturale
COPERTURE
CUPOLA
Previa rimozione della guaina esistente, stilati e stuccati i giunti del substrato con malta a base di calce, è stato realizzato un nuovo intonaco esterno a base di malta idrorepellente naturale di cocciopesto composta da calce idraulica naturale conforme e cocciopesto selezionato di granulometria da 1 a 3 mm., a ritiro controllato e basso rilascio di sali solubili
COPERTURE PIANE
Si è proceduto all’applicazione a fuoco di guaina a doppio strato con interposta armatura in TNT (tessuto non tessuto) e successiva verniciatura della guaina con pittura specifica per la protezione delle membrane impermeabilizzanti. In ultimo sono state sostituite gronde e pluviali esistenti con nuovi elementi in rame ∅110.
INFISSI
Si è verificata la ferramenta di tutti gli infissi esistenti, restaurando le strutture degli stessi per migliorarne le caratteristiche prestazionali e successiva verniciatura a colore testa di moro, oltre alla completa sostituzione dei vetri.